domenica 16 novembre 2008

Parametri interpretativi di un disegno

Eccoci arrivati nel punto fondamentale di questo blog, ovvero i criteri generali e specifici per poter comprendere i disegni di un bambino anche nel loro lato più nascosto.
In ambito psicologico il disegno infantile svolge fondamentalmente la funzione di un TEST PROIETTIVO. Attraverso il disegno il bambino proietta infatti all'esterno su di un reattivo rappresentato dal foglio e dai suoi stessi segni le caratteristiche della sua personalità e la sua situazione affettivo relazionale.
L'utilità del disegno emerge considerando che questi contenuti interiori non potrebbero essere attinti nel bambino con altri mezzi: di fronte ad un colloquio clinico a domande dirette sul suo stato emotivo il bambino infatti spesso elude le domande e non sa gestirle.
La funzione proiettiva ed interpretativa del disegno è tuttavia efficace solo se l'analisi viene compiuta non su un unico disegno realizzato dal bambino ma su di un numero significativo. E' infatti importante verificare se specifiche modalità di rappresentazione si ripetano con caratteristiche simili nel corso del tempo in modo da poterne considerare come reali manifestazioni di uno stato emotivo profondo.


L'USO DELLO SPAZIO
La rappresentazione dello spazio nei disegni infantili è particolare ed estremamente interessante.
Piaget ha rivelato che fino ai 6 anni (periodo pre operatorio) il bambino gestisce lo spazio secondo rapporti topologici (toposo=luogo), ovvero rappresentandolo attraverso schemi dentro-fuori, vicino-lontano, sopra-sotto ecc. e non attraverso relazioni logiche o metriche tra i vari oggetti.
In questo ambito i 4 lati del foglio assumono particolari valori simbolici:
  • ZONA ALTA A DESTRA: l'uso di questa zona rilassatezza, ala leggerezza, alla fantasia , allo slancio e alla attività.
  • ZONA BASSA A SINISTRA: l'uso preferenziale di questa zona rivela introversione, sfiducia, bisogno di ritirarsi, insicurezza, difficoltà di adattamento, depressione, dipendenza.
  • PARTE CENTRALE DEL FOGLIO: la collocazione naturale e proporzionata del disegno nella parte centrale del foglio ci descrive un bambino sereno e ben inserito nel suo ambiente in modo equilibrato. Chi possiede un ritardo mentale, che risente di carenze affettive tende ad uscire dai confini del foglio. I timidi si restringono occupandone solo una parte. I disegni della parte inferiore sono generalmente di carattere stabile, in quanto usa la zona in cui si rappresenta il terreno , mentre sono poveri di entusiasmo coloro che utilizzano la parte superiore.
In sintesi chi utilizza la parte centrale è equilibrato, soddisfatto, Chi si sposta verso destra ha carattere allegro e fiducioso, chi si sposta verso il margine sinistro rivela introversione e carattere malinconico.


LA PRESSIONE
Il disegno e anche la scrittura possiedono in realtà tre dimensioni: l' altezza e la larghezza sono state spiegate nello spazio mentre la profondità del solco lasciato sul foglio rappresenta la terza dimensione.
La traccia più o meno profonda ( se si usano matite) o più o meno larga ( se si usano pennarelli) è la registrazione dello stato di tensione del bambino, dell'energia che quel soggetto fa emergere in lui. Normalmente il tratto più forte ed energico manifesta la tendenza ad imporsi, a farsi valere e ad aggredire l'ambiente. Esso potrebbe anche essere un meccanismo compensatorio, una reazione ad una sensazione di debolezza.
Un tracciato all'opposto costantemente debole, come timoroso di lasciare il segno sulla carta descrive la paura di affrontare l'ambiente, la presenza di una scarsa energia psicofisica e quindi il rischio della depressione. Un tratto fino tuttavia manifesta però anche sensibilità e delicatezza. Ripassare sistematicamente sempre sullo stesso punto costituisce uno degli indici più evidenti dell'ansia e del timore nei confronti del tema descritto.

2 commenti:

alix ha detto...

si beh come ho detto pure io nel mio blog dal disegno capiamo lo stato d'animo del bambino in quell'istante o in quel periodo comunque il tuo lavoro mi piace perchè analizzi proprio in dettaglio il disegno del bambino ad esempio su questo post descrivi cosa significa la pressione nella mattita è davvero interessante

Anonimo ha detto...

ciao, volevo dirti che ho trovato molto interessante il tuo blog in quanto capire cosa vogliono esprimere i bambini con i loro disegni è una cosa che mi attrae fin da piccola. Inoltre da un'esperienza famigliare ho potuto constatare personalmente che con un disegno eseguito davanti ad una neuropischiatra sono riusciti a capire che un mio picolissimo parente non aveva nessun tipo di problema ma solo un ritardo del linguaggio.
Buon proseguimento...=)