lunedì 9 febbraio 2009

DISEGNARE UNA FAMIGLIA - seconda parte-

Personaggio valorizzato
In molti disegni della famiglia c'è un personaggio principale, ed è quello che l'autore, secondo la terminologia psicoanalitica, "investe" della maggiore carica affettiva, sia sotto forma di amore o di ammirazione, che d'invidia o timore. Il personaggio valorizzato spesso il primo a essere disegnato perché è il primo a cui il bambino pensa e su cui centra la sua attenzione. Alcune volte occupa sul foglio il primo posto a sinistra, altre volte è in posizione centrale o in senso spaziale o in senso psicologico: in quest'ultimo caso, ovunque si trovi, tutti gli sguardi sono rivolti a lui. Le dimensioni del personaggio principale sono quasi sempre superiori a quelle degli altri, essendo il più importante e anche quello che occupa più spazio psicologico nella vita e nella mente del bambino, spazio che nel disegno assume una concretezza fisica. E' anche il più curato nei dettagli, ha più accessori di prestigio come la pipa, il bastone, la borsetta, la collana ecc. Può essere di profilo o in movimento, mentre gli altri sono di fronte e statici. La valorizzazione può essere anche espressa con la ripetizione.

Personaggio svalorizzato
Quando uno dei familiari non è rappresentato si può ipotizzare che l'autore si augura, consciamente o inconsciamente, che non faccia parte della sua famiglia. Questo fenomeno è molto diffuso nei riguardi dei fratelli verso cui si nutrono gelosie e risentimenti. Accade qualche volta che sia lo stesso autore a non comparire nel disegno: questo si verifica quando il bambino non si sente per qualche motivo a suo agio con la famiglia o vorrebbe essere diverso o per sesso o per età o per altri motivi; perciò agli si annulla identificandosi nel personaggio che meglio rappresenta le sue aspirazioni. Quando il personaggio svalorizzato è presente è disegnato piccolo, per ultimo (perché è l'ultimo a cui l'autore pensa) oppure fuori dal gruppo, in posizione statica e con un numero limitato di dettagli. Un altro modo per svalorizzare un personaggio è quello di cancellarlo dopo averlo disegnato. La cancellatura è anche un indice di conflitto: c'è una tendenza che viene proibita da un ripensamento successivo.

mercoledì 4 febbraio 2009

DISEGNARE LA FAMIGLIA


Tra i diversi test proiettivi il disegno offre il vantaggio di utilizzare un'attività spontanea del bambino. Nel disegno il bambino proietta le sue esperienze dinamiche emotive come nel disegno della famiglia, un classico test proiettivo per l'infanzia e la fanciullezza.
Da un semplice colloquio diretto con il bambino non emergono mai molto chiaramente quelli che sono i veri sentimenti che egli prova verso i familiari, perché, comprendendo l'intenzionalità indagatrice dell'adulto, il fanciullo si difende con il silenzio, con la menzogna o con frasi evasive. Disegnando la famiglia invece, distratto com'è dall'intenzione di rappresentare, il bambino è assai meno controllato sospettoso ed esprime liberamente i timori, i desideri, i sentimenti, le attrazioni e le repulsioni, sia che abbai scelto lui stesso il tema di disegno, sia che abbia aderito ad una richiesta esplicita dell'adulto. Con migliori risultati l'adulto può chiedere al bambino di disegnargli una famiglia di sua invenzione; con questo metodo si distrae meglio l'attenzione del fanciullo dalla sua famiglia, facilitando la proiezione delle tendenze più personali; di fatto è poi sempre la propria famiglia che il fanciullo disegna perché è l'unica di cui ha una esperienza vissuta. Altri autori consigliano di aggiungere la richiesta di rappresentare i personaggi "mentre stanno facendo qualcosa". Al termine del disegno si può intavolare un colloquio nel corso del quale il fanciullo è invitato a spiegare quello che ha inteso fare e a esprimere le sue simpatie o avversioni per i vari personaggi rappresentati ed eventualmente illustrare i motivi per cui ne ha tralasciati alcuni. L'analisi del disegno della famiglia va fatta prendendo in considerazione i fattori grafico-strutturali e il contenuto. I primi comuni a tutti i disegni, rivelando caratteristiche generale della personalità e di essi abbiamo già trattato: la parte più originale del disegno della famiglia riguarda invece il contenuto.

RAPPORTI SPAZIALI TRA I PERSONAGGI
I componenti d'una famiglia affiatata sono rappresentati mentre svolgono insieme un'attività comune o si tengono per mano. Il riavvicinamento di due o più persone nel disegno indica infatti la loro intimità, com'è realmente vissuta o com'è desiderata dall'autore. Il bambino disegna se stesso vicino al personaggio con cui si sente più a suo agio o che ama di più. Se, al contrario, un bambino pensa per esempio che la sorella sia più amata dai genitori, disegna la bambina in mezzo alla coppia e colloca se stesso in un'altra parte del foglio lontano dal gruppo. Vi sono disegni della famiglia in cui alcuni personaggi sono dentro casa e altri fuori; rappresentazioni di questo tipo riflettono o una reale assenza da casa dei personaggi disegnati all'esterno.
Quando un fanciullo si sente completamente isolato dagli altri membri della famiglia o nega di provare dei sentimenti verso di loro li separa in vario modo. Può collocarli ognuno in una stanza diversa; può separarli con linee verticali o orizzontali o altri elementi come alberi, steccati ecc., che dividono in due o più parti un paesaggio; può infine rappresentarli sotto forma di elementi giustapposti, quasi delle forme geometriche ben distribuite. E' molto frequente la rappresentazione in coppia dei genitori, ciò che illustri la situazione reale, sia che testimoni il desiderio dell'autore di vederli uniti quando sono separati.